@Holden_Caulfield
So che può sembrare folle
Ma io a volte in cimitero sento che c'è qualcosa, non è mai una brutta presenza. Io mi sento ascoltato, percepisco una presenza che mi osserva o che comunque mi percepisce a sua volta. Giuro su dio che mio padre mi ascolta, giuro su dio che a volte sento che non c'è solo lui.
Quando hai la sensazione che ci sia qualcuno altro, lo senti. So che potrebbe solo essere la mia mente che mi inganna, ma io non credo sia così. Io sono realmente convinto che ci sia un canale di comunicazione, un collegamento non tangibile ma percettibile. C'è un filo, lo sento, i morti sono morti ma i nostri pensieri trascendono lo stato di morte e non è una cosa innaturale, è perfettamente naturale. Nella natura, morte e nascita sono collegati, il dolore della perdita ci accomuna perché il legame emotivo, non tangibile ma percettibile, viene reciso e crea del dolore fisico. Perdere qualcuno è come perdere un arto, per noi e per le bestie. È così assurdo pensare che il legame continui dopo la morte? Secondo me, no. È solo la forma fisica che cede, ma il legame rimane lì, cambia semplicemente forma.
A volte parlo con mio padre, faccio delle domande e posso addirittura ottenere risposte. Riesco a immaginare chiaramente cosa risponderebbe, è come se mandasse le risposte direttamente nel mio cervello. Ascolto, cerco di decifrare un silenzio colmo di una presenza che percepisco solo io ed ottengo la mia risposta. Non sono risposte dettagliate, non posso fare tutte le domande che voglio. Questa comunicazione ha dei limiti, sono più delle sensazione che riesco a fatica a tradurre in parole. La parola è limitante per questo tipo di comunicazione, che è metafisico.
Chiunque direbbe che è tutto nella mia testa, ma il mio istinto si contorce al solo pensiero. Sento che questa è la risposta giusta, sento che la razionalità è troppo legata al materiale per comprendere tutto questo. Se anche se fosse vera la reincarnazione, non cambia: c'è un filo che collega, c'è un modo per comunicare.
Sembra un delirio? Forse lo è.
Alla fine, penso sia questo il mio vero segreto: credo seriamente nella vita dopo la morte. Per questo non lo dico mai a nessuno.