@IlNapolista
#WCPills | SudAfrica 2010 //// Mancano gli ultimi 3 mondiali all’appello nella mia serie, pertanto voglio concludere e sentirmi in pace con me stesso
Il campionato del mondo 2010 è sicuramente uno dei più discussi ancora oggi; è stato il primo mondiale mai disputato nel continente africano, più precisamente nella sua punta meridionale: il Sud Africa. L’evento inizia già fra le polemiche, infatti dopo un’indagine dell’FBI si viene a scoprire che il Sud Africa (la cui elezione come paese ospitante avvenne nel maggio 2004) aveva pagato la somma di ben 10 milioni di euro per vedersi assegnato il titolo; nonostante ciò il paese ebbe grandi problemi organizzativi e si trovò molto indietro con la tabella di marcia. Alla fine si riuscì a progredire e l’evento ebbe inizio.
La formula era la stessa instaurata ai mondiali di Francia 1998, con 32 squadre suddivise in 8 gruppi da 4, di cui passavano le prime due.
Dopo la fase a gironi le 16 nazioni a contestarsi la coppa erano: Corea del Sud, USA, Slovacchia, Ghana, Uruguay, Cile, Argentina, Olanda, Inghilterra, Messico, Germania, Portogallo, Giappone, Paraguay e Spagna. L’Italia, nonostante fosse la campione uscente, venne tragicamente eliminata nella fase a gironi dopo aver collezionato solo due punti contro Nuova Zelanda e Paraguay, e dopo aver perso 3-2 contro la Slovacchia (tra l’altro con gol-partita del mio amore Marek Hamsik). Agli ottavi di finale l’Uruguay scavalca duramente la Corea per 2-1 (con gol di Suarez all’80’), il Ghana batte ai supplementari gli USA, l’Olanda insacca 2 reti nella porta Slovacca e porta a casa il risultato (perdonate il gioco di parole); il Brasile affossa il Cile con un deprimente 3-0 e altrettanto fa l’Argentina, con la differenza che Hernandez riesce a segnare negli ultimi minuti il gol “della bandiera” per il Messico. Giappone-Paraguay si conclude ai rigori con il passaggio della compagine sudamericana. L’ottavo di finale più atteso e discusso è però quello tra Germania e Inghilterra, che è ormai celebre per il clamoroso errore arbitrale che non convalida il gol del pareggio agli inglesi (la Germania si era portata sul 2-0 ma i leoni avevano accorciato le distanze al 37’); nel secondo tempo poi Müller si scatena e segna una doppietta, che porta i tedeschi sul 4-1 e di conseguenza ai quarti di finale.
I quarti di finale ci riservano grandi big match, come ad esempio Olanda-Brasile che termina sul risultato di 2-1 con conseguente passaggio degli olandesi, forti di una remuntada compiuta da Sneijder che fa una doppietta e rende inutile il gol di Robinho segnato nel primo tempo per il Brasile. La seconda sfida è tra Uruguay e Ghana: finisce in parità ai 90 minuti, pertanto si deciderà ai supplementari, dove il bomber Ghanese Gyan sbaglierà il rigore decisivo al 120’...si va dunque alla lotteria del dischetto: 3-2 per i sudamericani e l’Uruguay approda in semifinale. La Germania affoga l’Argentina con un sonoro 4-0 e infine in Spagna-Paraguay gli europei tirano un sospiro di sollievo dopo l’1-0 finale segnato su rigore.
Nella prima semifinale l’Olanda si impone di misura sull’Uruguay: 3-2, e l’Olanda torna in finale per la prima volta dal 1974. Nell’altra semifinale invece i tedeschi si difendono fino al 73’, quando Puyol segna il gol che porta la Spagna per la prima volta nella sua storia in finale. Saranno dunque Olanda e Spagna a contendersi la coppa.
È una partita molto equilibrata e il punteggio non si sblocca, nonostante le tante occasioni che Robben non finalizza. Si andrà ai supplementari, dove la Spagna (forte della superiorità numerica dovuta all’espulsione di Heitinga) trova la rete dell’1-0 con Andrès Iniesta. Gli iberici si laureano quindi per la prima volta nella loro storia campioni del mondo, e sono i primi europei a vincere un mondiale non disputato nel Vecchio Continente.