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08/08/2024 alle 21:14

2002: 73º Gran Premio Vodafone d'Italia - Tocca a Rubens

2002: 73º Gran Premio Vodafone d'Italia - Tocca a Rubens

- Data: 15/09/2002 ☀️

- Circuito: Monza

- Percorso: 5,793 chilometri

- Distanza: 53 giri, 306,719 chilometri

- Pole position: 🇨🇴 Juan Pablo Montoya (Williams)

- Giro Veloce: 🇧🇷 Rubens Barrichello (Ferrari) in 1'23"657

- Vincitore: 🇧🇷 Rubens Barrichello (Ferrari)

- Vettura: 🇮🇹 Ferrari F2002

Nella stagione 2002 del campionato del mondo di Formula 1, Michael Schumacher chiude il discorso mondiale con largo anticipo, laureandosi campione del mondo per la quinta volta a Magny-Cours. Con il titolo già in tasca, nel finale di stagione il Kaiser non cede assolutamente, concedendo ben poco agli avversari. In casa Ferrari c'è però da assicurarsi il secondo posto nel mondiali piloti: dopo un difficile inizio di stagione Rubens Barrichello, già vincitore del Gran Premio d'Europa, completa la rimonta in classifica, vincendo anche in Ungheria.

Montoya sfruttò la grande potenza del motore BMW da qualifica per conquistare la settima pole position stagionale. Il pilota colombiano effettuò la sua migliore prestazione ad una velocità media di 259,827 km/h, la più alta mai fatta registrare su un giro fino a quel momento: il record precedente, 258,983 km/h di media, era stato fatto segnare da Keke Rosberg nelle prove del Gran Premio di Gran Bretagna 1985, alla guida di una Williams - Honda. Alle spalle di Montoya si piazzarono Michael Schumacher, Ralf Schumacher e Barrichello.

Irvine fece segnare la migliore prestazione stagionale per la Jaguar, conquistando la quinta posizione in griglia davanti alle McLaren di Räikkönen (penalizzato per un incidente con Sato durante le prove libere) e Coulthard ed al compagno di squadra De la Rosa. Le Renault, penalizzate dalla scarsa potenza del propulsore, furono relegate nella seconda parte dello schieramento, con Trulli undicesimo e Button diciassettesimo.

All'avvio del giro di formazione Trulli ebbe un problema che lo costrinse a partire dal fondo dello schieramento. Al via Michael Schumacher scattò meglio di Montoya, che però lo chiuse con decisione. Entrambi furono sopravanzati da Ralf Schumacher, che però tagliò la prima variante, imitato dal compagno di squadra. Più indietro Coulthard tamponò il suo compagno di squadra, rompendo l'alettone anteriore e scivolando nelle retrovie. Al termine del primo passaggio Ralf Schumacher si trovava in testa davanti a Montoya, Barrichello, Michael Schumacher, Räikkönen, Irvine e McNish. Barrichello mise immediatamente pressione a Montoya, che faticò a contenere l'attacco del brasiliano, mentre la Williams comunicò a Ralf Schumacher che, per via del taglio della prima variante subito dopo la partenza, avrebbe dovuto dare strada al compagno di squadra per non incorrere in penalità. Il pilota tedesco eseguì l'ordine nel corso del quinto passaggio, ma pochi attimi dopo il motore della sua Williams cedette, costringendolo al ritiro.

Nel frattempo Barrichello passò Montoya, cominciando subito a girare con un ritmo molto più veloce di quello del rivale. Una tornata più tardi anche Michael Schumacher sopravanzò il colombiano della Williams. Più indietro Panis conquistò la settima posizione ai danni di Salo, entrando in zona punti al 12º passaggio, quando McNish, autore fino a quel momento di un'ottima gara al sesto posto, dovette abbandonare la gara per un guasto ad una sospensione. Al 15º giro Massa e De la Rosa, in lotta per il dodicesimo posto, vennero a contatto: il pilota brasiliano fu ritenuto responsabile della collisione dai commissari, che gli inflissero dieci posizioni di penalità sulla griglia di partenza nel successivo Gran Premio degli Stati Uniti.

Al 19º giro Barrichello, in testa con un vantaggio di oltre sedici secondi sul compagno di squadra, rientrò ai box per la prima sosta, tornando in pista in seconda posizione. Il pilota brasiliano era tra i pochi, insieme a Panis e Heidfeld, ad avere scelto una strategia sulle due soste. Al 28º giro si fermò ai box Michael Schumacher: il pilota tedesco rientrò in pista in seconda posizione davanti a Montoya, che effettuò il proprio rifornimento nel corso del 30º passaggio. Nella stessa tornata sulla McLaren di Räikkönen cedette il motore. Tre giri più tardi anche Montoya fu costretto al ritiro per il cedimento di una sospensione. Dietro a Barrichello e Michael Schumacher vennero quindi a trovarsi Irvine, Panis, Trulli e Button. Al 37º giro Barrichello effettuò il secondo pit stop, rientrando in pista davanti al compagno di squadra. Panis si fermò per la sua seconda sosta al 41º passaggio, scendendo in sesta posizione. Negli ultimi giri i piloti della Ferrari rallentarono per effettuare un arrivo in parata: Barrichello vinse davanti a Schumacher, Irvine (che portò la Jaguar-Ford a podio per la seconda volta dopo il Gran Premio di Monaco dell'anno precedente), Trulli, Button e Panis, che negli ultimi giri resistette agli attacchi del rimontante Coulthard.

🇮🇹 Ferrari F2002 - Progettista: Ross Brawn; Telaio: monoscocca in fibra di carbonio a nido d'ape; Ferrari 051, V10 2997cc; Potenza: 850 CV; Trasmissione: longitudinale Ferrari, 7 marce e retromarcia (comando semiautomatico sequenziale a controllo elettronico); trazione: posteriore; Lunghezza: 4.445 mm; Larghezza: 1.796 mm; Passo: - mm; Peso: 600 kg; Gomme: Bridgestone; Carburante: Shell; Risultato: 01 h 16'58".493

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