@ilDuca
Vorrei fare una piccola riflessione, ma ho dei dubbi sul fatto che possiate fraintendere. Ma la scrivo lo stesso
Essere gay è contro natura. Basta aver studiato un minimo una materia che si fa dalla scuola elementare: la biologia. Da un punto di vista biologico, qualsiasi essere vivente, ha almeno due scopi ben precisi, cioè nutrirsi e riprodursi. Non esiste altra spiegazione biologica per la vita, non ha altro scopo se non quello di mangiare per permettere l'accrescimento del proprio organismo e raggiunta la pubertà (minimo) cercare un altro essere vivente – attenzione – «di sesso opposto» per perpetuare la specie. Altra spiegazione non c'è. Vale per tutti, neanche l'uomo ci scappa. Ovviamente qualsiasi cosa non rispecchi questo programma di produzione, qualsiasi cosa lo minacci, è ritenuta difettosa. BIOLOGICAMENTE PARLANDO. La natura ha queste leggi, e per ovvie ragioni si possono ritenere difetti di fabbrica tanti e tanti individui per il solo motivo di non essere biologicamente corretti. Quindi essere gay sì è “contro natura”, ma pensiamoci bene, perché per lo stesso motivo sono contro natura per esempio gli individui che hanno un tumore surreale che compromette la gonade, anche in questo caso non si può perpetuare la specie. Ma questo non lo dicono che è contro natura, perché sarebbe una cattiveria. O direbbero che è diverso. Ma se avete seguito il filo del discorso, questa cosa quadra (almeno per me). Dicono invece che essere gay è contro natura, ed è vero, ma contestualizziamo. È da stupidi ammettere che sia contro natura se negli anni si sono accettate altre situazioni contro natura. È una gran cattiveria che non porta a niente, se non offendere la gente. Con ciò non sto dicendo che chi è gay è malato, o cose del genere. Anzi, entro in un altro punto della mia riflessione: siamo una società di uomini e donne nel 2023, DA UN PUNTO DI VISTA BIOLOGICO siamo la migliore combinazione di DNA che l'evoluzione abbia formato e portato avanti fino ad oggi, siamo la miglior società con la capacità di ragionare e formulare giudizi morali dell'intera esistenza umana, ancora in progresso, ma ad oggi è così. Quindi, mi chiedo come si possa addossare un grave giudizio del genere del «contro natura» a delle persone che sono semplicemente nate così. Contro natura sì, biologicamente. Ma moralmente? Umanamente? L'unica differenza in questo caso è che una coppia omosessuale – da sola – non può riprodursi, per ovvi motivi. E sotto questo punto di vista sì, lo so, sono difettoso perché in teoria il testosterone – DA UN PUNTO DI VISTA BIOLOGICO, O MEGLIO FISIOLOGICO – mi dovrebbe determinare interesse sessuale per il sesso opposto, cioè per la donna, ma ecco il nocciolo della questione: mi fa schifo la figa e mi piace il cazzo.
Che fa mi buttate? In una società così evoluta moralmente mi sarei aspettato che tutti avessero l'accortezza di pensare che non è importante ricordare queste cose, che ognuno va bene così com'è.
“Avevo una speranza. Mio dio, io vivo di speranze” cit.