@fanaticadikimberboh

Era una settimana che non andavo a scuola perché ero in settimana bianca ed é iniziata proprio alla grandissima. Per andare a scuola io prendo l'autobus che passa...boh passa. Oggi mi fa lo scherzetto e decide di passare 5 minuti prima dei soliti che uso per arrivare alla fermata: me lo vedo passare davanti con la gente che ogni tanto guardava al finestrino e auguro 49 malattie diverse al guidatore. Decido il da farsi: aspetto un'ora, saltando quella della mia prof preferita o no? Inoltre dovevo pure fare una serie di giri del tutto incerti per ottenere il permesso. Allora con il vento fortissimo, manco ci fosse una tempesta, decido di incamminarmi con i miei fotogenici piedi verso la mia scuola. Sembrava una battaglia all'ultimo sangue, con vecchiacci che frenavano a caso, corridori di FIAT temerari e audio tattici di testimonianza a mia cugina per lasciare il testamento; giungo nel suddetto istituto per un pelo, ringrazio le macumbe immacolate e con la faccia da zombie, ferite ai piedi di dubbia provenienza e tante belle parolacce sulla coscienza. Decido di sistemarmi su una panchina là vicino, con la paranoia al cuore e all'animo che potessi aver fatto la scelta sbagliata e che mi sarei ritrovata un bel 4. Controllo la situazione con un bel recap tattico, dato che mi sentivo un martire. Tranne la gola che mi ricordava dell'influenza che mi ero beccata in vacanza ero viva e incazzata nera. Con un ritardo di soli due minuti entro nella mia caotica classe e con l'avvilimento già presente inizio a fare finta di ascoltare la lezione di italiano.