@Barusu_02
POST-SFOGO. Skippate se non siete interessati...
Qualcuno potrebbe anche riconoscermi, ma ora non mi importa. Penso sia la prima volta che ne faccio uno serio, di solito li annuncio come tali, per poi finire a parlare di cose astratte e/o scemenze... ad ogni modo...
Almeno da piccolo, sono sempre stato un ragazzo parecchio solare: il tipo che va a "disturbare" chiunque gli passi per la testa, che non si fa fermare neanche dai diluvi, che cerca sempre di difendere e far sorridere gli altri... bambini e non.
La cosa che tutt'ora non mi spiego, è il fatto che perdonavo sempre tutto a chiunque (e sto parlando anche di cose gravi, come minacce fisiche di danni permanenti, per esempio).
Premetto che i miei genitori non sono mai stati un esempio da seguire, avevano ed hanno delle lacune, anche importanti... ma son cose che raramente percepisci da piccolo. Non so se fargliene una colpa... hanno sicuramente avuto una vita complicata.
Crescendo, le cose cominciano a farsi complicate: ci trasferiamo, mi relaziono con delle persone (alcune le sento ancora), vengo bullizzato da altre (per quanto non si arrivò mai a situazioni gravi) perché a quanto pare avevo la faccia di uno che deve essere preso per il culo, la situazione a casa si fa parecchio pesante... i miei litigano spesso. Ci sono stati anche singoli episodi di violenza.
Ai tempi non avevo neanche un grande rapporto con i miei fratelli... sia perché erano relativamente piccoli, sia perché la mia testa stava letteralmente altrove... ed anche loro ne hanno passate poveri.
Comincio a vacillare, la prima scelta è quella di chiudermi in me stesso, specie nei confronti dei miei genitori... ma anche per quanto riguarda le altre persone, fatto salvo qualcuno dei miei amici.
L'unica cosa che non risente del mio stato, sono i miei studi (non ho mai avuto problemi nello studiare, tant'è che i miei genitori non hamno praticamente mai dovuto aiutarmi).
Lì per lì, la mia unica valvola di sfogo era uscire di casa... e pensare il minimo possibile a tutte quelle cose.
Il tempo passa e mi rendo conto che rapportarmi con il prossimo mi è sempre più complicato... quando mi ritrovo al centro dell'attenzione faccio di continuo figuracce, ci penso e ci ripenso, per poi scappare dal problema e fingere non sia mai successo nulla.
Sono stato fortunato in una singola cosa... ho sempre avuto qualcuno con cui stare, non mi sono mai ritrovato da solo. Per quanto neppure loro mi difendessero a spada tratta... ma questa è un'altra storia.
Il periodo delle superiori lo passo senza mai osare, senza mai neanche pensare di potermi dichiarare alla ragazza che mi interessava, sempre accondiscente, senza mai rifiutarmi di fare qualcosa... anche quando non mi andava. Da questo punto di vista si può dire che io sia un mollaccione.
A casa la situazione peggiora... mio padre sembra calmarsi, nonostante continui a mantenere atteggiamenti di "odio" (perché questo è quello che traspare) verso mia madre. La cosa è reciproca, ma ai tempi credevo più a mamma che a lui. Per questo non abbiamo avuto un vero rapporto in quegli anni.
Mia madre, un po' più tardi, sviluppa un'ossessione per una certa cosa che è troppo specifica per essere raccontata... questa cosa va avanti ancora oggi, più o meno. Ha avuto un impatto importante su di noi, siccome stavamo già con un piede in una fossa. Smette di occuparsi delle cose basilari, fa tutto con sufficienza, comincia a schernirci per ogni cosa... solo perché non diamo corda alle sue idee.
Questo ha un impatto importante sui miei fratelli, uno in particolare. Non racconterò di loro, ma ci sono stati casi di ricovero, percorsi psicologici, crisi isteriche e cose del genere...
Tornando a me, si può dire che l'aver sempre cercato di ignorare la cosa, mi abbia dato una sensazione di pseudo-benessere all'inizio... ed ora ne sto scontando il prezzo. Non so se avrei potuto fare qualcosa di preciso...
Parlo solo di recente ai miei di come mi sento, del fatto che ho difficoltà a relazionarmi con gli altri, che mi detesto per questo... anche se, spesso e volentieri, rinuncio ad un percorso perché spaventato di aprirmi... spaventato di spezzarmi del tutto... di rendermi conto di aver creato una mostruosità.
A questo si aggiunge una pessima educazione sociale, non solo per quanto riguarda i rapporti, ma anche a livello igienico per dirne una...
Di recente, alle mie difficoltà universitarie, si aggiunge il fatto che non riesco a fidarmi del prossimo, il fatto che uno dei miei fratelli prende medicinali per gestire le sue crisi, il fatto che i miei non sappiano più cosa fare a riguardo, il fatto che sento non riuscirò a cambiare...
Mi chiedo solo come sarebbe andata se avessi vomitato prima.
Ci sono un paio altre cose che non vi ho detto e di cui non posso parlarvi... che non fanno altro se non peggiorare la situazione complessiva. Allo stesso tempo, i miei non sono dei mostri come ve li ho descritti... voglio bene ad entrambi.
Mi aspetto che nessuno di voi sia arrivato a questo punto... il che rende inutile lo sfogo, perché più che scriverlo... vorrei del conforto.
~ Barusu.