@Vitupero
Diocesi di Livorno

Diocesi di Livorno- Dioecesis Liburnensis- Chiesa latina- Suffraganea dell'arcidiocesi di Pisa- Regione ecclesiastica Toscana- Vescovo Simone Giusti- Vicario generale Ivano Costa- Presbiteri 104, di cui 66 secolari e 38 regolari (1.793 battezzati per presbitero)- Religiosi 39 uomini, 245 donne- Diaconi 20 permanenti- Abitanti 201.578- Battezzati 186.560 (92,5% del totale)- Stato Italia- Superficie 250 km²- Parrocchie 56 (6 vicariati)- Erezione 25 settembre 1806- Rito cattolico romano- Cattedrale San Francesco- Santa patrona Santa Giulia. La diocesi di Livorno (in latino Dioecesis Liburnensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Pisa appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2021 contava 186.560 battezzati su 201.578 abitanti. È retta dal vescovo Simone Giusti. La prima testimonianza di una organizzazione ecclesiastica a Livorno risale al XII secolo, quando, in una bolla di papa Innocenzo II viene menzionato il castrum et curtem de Livorna, ed in un successivo documento si accenna alla pieve (ossia chiesa con battistero) di Santa Maria. A partire dal XIV secolo si sviluppò la devozione verso la Madonna di Montenero. Nel 1606 Livorno ottiene il titolo di città e nel 1629 la chiesa di San Francesco, futura cattedrale, è insignita del grado di collegiata. Il suo prevosto ottenne dall'arcivescovo di Pisa, alla cui giurisdizione dipendevano Livorno e il suo territorio, il titolo di vicario generale in spiritualibus per la città livornese. Durante tutto il XVIII secolo furono fatti sforzi per fare in modo che la città fosse retta da un proprio vescovo, attraverso petizioni e suppliche da parte sia della comunità civile, che del clero locale e del popolo stesso. Fu solo con l'aiuto di Maria Luisa di Borbone-Spagna, regina reggente d'Etruria, che si arrivò all'istituzione della diocesi di Livorno con la bolla Militantis Ecclesiae pubblicata da papa Pio VII il 25 settembre 1806. La nuova diocesi divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Pisa. Il primo vescovo fu Filippo Ganucci, trasferito dalla sede di Cortona. Alla sua morte la diocesi rimase vacante per più di otto anni, fino alla nomina del fiorentino Angiolo Maria Gilardoni nel 1821. A lui succedette Raffaello De Ghantuz Cubbe, nativo di Aleppo in Siria, che ottenne di poter utilizzare il terreno di un ex camposanto cittadino, per edificare il seminario vescovile; i lavori iniziarono solamente nel 1844, quattro anni dopo la morte del vescovo. Durante la seconda guerra mondiale Livorno fu sottoposta a pesanti bombardamenti che distrussero la città. Sotto le bombe andò completamente distrutta la cattedrale, che fu ricostruita com'era e consacrata dal vescovo Giovanni Piccioni il 20 dicembre 1953. Nel 1947 papa Pio XII ha dichiarato la Madonna delle Grazie, venerata nel santuario di Montenero, patrona della Toscana. Nel marzo 1982 la diocesi ha ricevuto la visita pastorale di papa Giovanni Paolo II. Quattro sono i sinodi celebrati in diocesi: due furono convocati durante l'episcopato di Giovanni Piccioni, nel 1927 e nel 1938; il terzo e il quarto sinodo sono stati indetti e celebrati dal vescovo Alberto Ablondi nel 1984 e nel 1996. La diocesi comprende i comuni di Livorno, Rosignano Marittimo, Capraia Isola e le frazioni di Stagno, Colognole, Guasticce, Castell'Anselmo, Nugola, Parrana San Giusto e Parrana San Martino del comune di Collesalvetti. Sede vescovile è la città di Livorno, dove si trovano la cattedrale di San Francesco e il santuario della Madonna delle Grazie di Montenero, elevato al rango di basilica minore da papa Pio VII nel 1818.

Il duomo di Livorno, che ha anche il nome di cattedrale di San Francesco, è il principale luogo di culto cattolico di Livorno, chiesa madre della diocesi omonima. I lavori della nuova chiesa cominciarono nel 1594 sulla base di un disegno del Buontalenti: una chiesa a pianta rettangolare, caratterizzata da porticati su tre lati e affiancata da fabbricati conventuali. Abbandonato il progetto buontalentiano, la costruzione dell'edificio fu portata avanti sotto la direzione di Alessandro Pieroni, il quale, recependo presumibilmente le disposizioni di Don Giovanni de' Medici, abbandonò lo schema conventuale, aumentando le dimensioni della chiesa. I lavori procedettero rapidamente: nel 1596 la facciata, ancora priva del rivestimento marmoreo, era già stata innalzata, nel 1599 fu ultimato il campanile a vela e nel 1606 la chiesa fu consacrata e intitolata a santa Maria, san Francesco e santa Giulia. Il luogo di culto, configurandosi come chiesa madre cittadina, fu chiesa di giuspatronato regio. Nel 1629, su richiesta del granduca Ferdinando II, il papa Urbano VII le conferì il titolo di Insigne Collegiata e il suo pievano venne sostituito da un proposto avente funzioni di vicario dell'Arcivescovo di Pisa e di Primo Dignitario ecclesiastico della città. Nel Settecento la chiesa fu ampliata con l'aggiunta di due cappelle laterali, che mutarono la pianta rettangolare in una a croce latina. La prima ad essere innalzata, tra il 1716 e il 1720, fu quella del Santissimo Sacramento, fu ornata con sculture della bottega di Giovanni Baratta e con pitture di Giuseppe Maria Terreni. Nel 1727 fu la volta della cappella della Concezione di Maria, la quale fu posta in comunicazione con quella del battistero, realizzata alla metà del medesimo secolo. Nel 1806 divenne cattedrale e nel 1817, su progetto di Gaspero Pampaloni, fu aggiunto il campanile a pianta quadrata in sostituzione di quello a vela seicentesco, che era rimasto danneggiato in conseguenza del terremoto del 1814. Nel 1856 si registra la demolizione dell'antico fregio in facciata e l'inserimento di un nuovo orologio che, con un ingegnoso meccanismo, azionava i quadranti posti nei timpani posti rispettivamente sulla facciata principale e sul fronte posteriore. In seguito ai bombardamenti aerei del 1943-1944 il duomo fu in buona parte distrutto: si salvarono solamente il muro perimetrale di destra, la zona delle cantorie, l'altare del Santissimo Sacramento, la cappella del Battistero, nonché diverse opere d'arte preventivamente messe al sicuro, mentre il soffitto ligneo e le pitture murali andarono irrimediabilmente perduti. Il duomo, ancora incompleto, fu solennemente consacrato il 20 dicembre 1953 dal vescovo Giovanni Piccioni. L'edificio, rivestito in laterizio, presenta una facciata marmorea a capanna, con un loggiato a tre arcate a tutto sesto, che alcune guide storiche, per la sua armonia, hanno impropriamente attribuito a Inigo Jones, il padre dell'architettura rinascimentale inglese. L'accesso principale della cattedrale è schermato da una porta monumentale, eseguita dallo scultore Antonio Vinciguerra, in cui sono raffigurati gli episodi più significativi nella storia di Livorno e della sua Chiesa. Lo schema della facciata viene riproposto all'altezza del transetto, in cui si innalzano i loggiati in marmo degli ingressi laterali. Sul fronte ovest, in adiacenza alla cappella della Concezione di Maria, si segnala la presenza della cappella del battistero, la cui facciata, rimasta indenne ai disastri della guerra, presenta un paramento in pietrame misto, con timpano triangolare alla sommità. Il fronte posteriore della chiesa, rivolto verso Montenero, è caratterizzato da una grande esedra, in cui si inseriscono l'abside e, più in basso, il corridoio anulare di collegamento tra i diversi locali della curia; su questi domina il ricostruito campanile, alto quasi 50 m e dotato di orologio pubblico, il cui restauro è stato avviato nel 2018. Religione cattolica di rito romano- Titolare San Francesco- Diocesi Livorno- Consacrazione 1606 e 1953 (dopo la ricostruzione)- Architetto<br /> Alessandro Pieroni- Stile architettonico rinascimentale- Inizio costruzione 1594- Completamento XVIII secolo (ricostruita dopo la seconda guerra mondiale).

Mons. Simone Giusti- vescovo della Chiesa cattolica- Titolo Livorno- Incarichi attuali Vescovo di Livorno (dal 2007)- Nato 30 giugno 1955 (69 anni) a Cascine di Buti- Ordinato presbitero 5 novembre 1983 dall'arcivescovo Benvenuto Matteucci- Nominato vescovo 18 ottobre 2007 da papa Benedetto XVI- Consacrato vescovo 10 novembre 2007 dall'arcivescovo Alessandro Plotti. Descrizione dello stemma: Nello stemma scelto vi sono: il mare, che raffigura la città di Livorno e il Battesimo; le colline, in riferimento al territorio della diocesi di Livorno; la stella, simbolo del santuario della Madonna delle Grazie di Livorno. Il motto "VIRTUS NON TIMET", la virtù non ha timore. Il motto che ho scelto per il mio episcopato è: Virtus non timet. Ovvero, in una spiegazione<br /> certamente non letterale, “dobbiamo confidare nel Signore e non temere mai”. Lo stemma avrà il mare in riferimento alla città di Livorno e al Battesimo, le colline in riferimento<br /> all’entroterra della diocesi e alle colline della fede, speranza e carità (i valori che contano appunto)<br /> e una stella in riferimento alla Madonna di Montenero.