@Alva6_0

08/03/2021 alle 21:41

"Le streghe della notte. Storie e testimonianze dell'aviazione femminile in URSS (1941–1945)", di Marina Rossi, Ed. Unicopli, Milano 2003. (descrizione)

"Le streghe della notte. Storie e testimonianze dell'aviazione femminile in URSS (1941–1945)", di Marina Rossi, Ed. Unicopli, Milano 2003. (descrizione)

L’autrice affronta, in questo suo saggio, un argomento poco noto ai più: quello dell’aviazione femminile in Unione Sovietica.

Il 22 giugno 1941, in seguito all’attacco della Germania, ci fu la mobilitazione in quasi tutto il territorio europeo dell’URSS per le leve 1915-1918.

Molte furono, in quei giorni, le lettere di ragazze frequentatrici degli aeroclub e in servizio nell’aviazione civile, che chiedevano di essere inviate al fronte per combattere insieme agli uomini.

Nell’estate del '41, il governo sovietico non disponeva di alcun piano che prevedesse l’utilizzo delle donne in combattimento e meno ancora la creazione dei reggimenti femminili.

Dopo che nei primi mesi di guerra l’Aviazione sovietica perse, in combattimento, 7.500 aerei, nonostante non ci fosse bisogno di nuovi piloti, tanto meno donne, fu grazie alla sua fama che Marina Raskova venne “autorizzata a creare un gruppo temporaneo, il 122, in cui potevano essere inserite donne pilota, navigatrici di rotta ed armiere.” Da questo gruppo nacquero, sempre organizzati da Marina Raskova e in seguito ad un decreto autorizzativo di Stalin dell’8 ottobre 1941, tre reggimenti aviatori femminili: il n.586, formato da caccia bombardieri, il n.587, formato da bombardieri in picchiata, il n.588, formato da apparecchi adatti ai bombardamenti leggeri notturni.

Dopo un addestramento a Engels, sul Volga, i reggimenti si trovarono al fronte, dove le donne pilota, per conquistarsi il rispetto dei colleghi maschi, dovettero dar prova di tutta la loro abilità. E quando i tedeschi scoprirono che a bombardarli ci fossero anche delle ragazze, “lanciarono sulle linee sovietiche dei volantini in cui, accanto a varie ingiurie, avevano aggiunto per loro l’epiteto Streghe della notte.”

Anche tra le donne arrivarono le prime vittime. Tra di esse ci fu il comandante delle tre unità aeree: il maggiore Marina Raskova, precipitato al fronte di Stalingrado, a causa di una bufera di neve, il 4 gennaio 1943, con tutto il suo equipaggio. “Le donne pilota ricevettero 32 delle 92 medaglie d’oro conferite alle eroine di guerra, considerando che le aviatrici (circa 300 donne) costituivano solo una piccola frazione delle 800.000 donne mobilitate nell’Armata Rossa.

Ad esse fu riconosciuta una capacità di resistenza superiore a quella degli uomini. Alla fine del ’45, le aviatrici delle tre unità aeree rientrarono nella vita civile e si dispersero nelle diverse repubbliche dell’URSS. Decisero, però, di incontrarsi ogni anno, il 2 maggio, nel giardino del teatro Bolšoj, alle ore 12.

Altro libro consigliato è quello di Gian Piero Milanetti, "Le streghe della notte. La storia non detta delle eroiche ragazze-pilota dell'Unione Sovietica nella grande guerra patriottica".

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11 commenti
OP

@Alva6_0

4 anni fa

@Dias_

0 punti

@piccolo_GRANDE_anonimo

4 anni fa

Com'è che ti è presa questa fissa dell'URSS

0 punti

@ArmandoDiaz

4 anni fa

Bello, ma preferisco le nostre al sismi o all'ovra

0 punti

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