@Quiquern
Ho un sacco di cose da raccontare, una miriade di sensazioni, emozioni e pensieri provate tutte in un arco di tempo nemmeno così tanto disteso
Tuttavia non lo farò qui, e mi dispiace, perché ormai mi sto riabituando al fatto che a nessuno frega più niente di queste cose. A me piace raccontarmi solo se c'è qualcuno che so che vuole ascoltare, per questo l'ho sempre fatto poco. Poi erroneamente è sempre stata data la colpa a me. Ricordo qualche anno fa, quando avevo una prof di religione, che stava chiedendo in quale gruppo volessi stare visto che secondo lei non ero in nessuno perché non me ne andava bene nessuno. Io le avevo risposto dicendo che a me andava bene stare con chiunque ma non a chiunque andava bene stare con me, non sapeva che cazzo rispondere allora aveva fatto ad estrazione e poi aveva cambiato argomento e avevo fatto finta di nulla anche io
Sulla pelle mi porto davvero un bel periodo e una serenità unica, che poi non è forse nulla di speciale ma per me lo è così tanto che non ne avete idea
Ho anche qualche nuovo aneddoto divertente ma allo stesso tempo mi mette tristezza sapere che li terrò per me
È passato in fretta il tempo
È già passato
Non potrei mai vivere in una città del genere, così grande, così frenetica e con tutti quei mezzi da prendere
Questa volta non l'ho sentita l'aria soffocarmi, forse perché pioveva
Dentro sono un po' anche una rana
Però dal profondo del mio cuore un grazie a chi in una di quelle tante tratte fatte in metro, in treno o in aereo, e mi ha parlato e mi ha ascoltato, e ci ha parlato e ci ha ascoltato voglio dirlo
Per tutti i volti incuriositi da noi
A Francesco con i riccioli e il suo inseparabile peluche a forma di orsetto, alla mamma e al papà che gli vogliono tanto bene e mi hanno raccontato un po' di loro, in futuro se vorrà diventerà come noi
E a Federico, con gli stessi anni del numero delle dita di una delle sue manine, amante di Spiderman quanto della Polonia che dell'italia, che ancora non sa scegliere "dove è nato" perché le ama tutte e due
Alle nonnine australiane, che hanno voluto addirittura l'autografo, e la foto, gentilissime e con nel cuore la nostra stessa promessa... perché secondo me non è un caso incontrarsi più di una volta in una città così enorme
A chi per strada ci ha fermato per chiederci come fosse andato il viaggio, perché avevano sentito dalle previsioni che non sarebbe stato chissà quanto piacevole
Al signore che amava la mia città, che faceva un sacco di domande e cercava di dare una mano come poteva, e alla moglie che lavorava a maglia seduta nel sedile accanto. Ad un certo punto ha sbuffato e lui subito si è bloccato dal parlarmi e le ha detto:"sbagliato eh? Non fa nulla dai ora risistemi subito ;) " Non lo so è stato un momento carino, chissà lei cosa stava creando e per chi lo faceva, c'era della quotidianità in quella frase, in quel tono, che non so spiegare
Alla signora dai capelli neri, che ha riso anche lei a crepa pelle e all'inizio faceva finta di non sentirci ma non riusciva a trattenersi dalle risate tanto che ha iniziato a parlarci
Al cuoco che ha cucinato la pasta diversa per il nostro amico, che così ha potuto mangiare seduto al ristorante insieme a noi la pasta e non dei biscotti
E alla marinaretta, che mi ha parlato ed è stata carinissima anche lei, con tutte quelle domande
Pure il prete è stato un amore (strano quando succede), quando ha ricevuto il nostro regalo si è messo persino a piangere, e ci ha accompagnato a fare uno dei tanti giri notturni, senza che nessuno glielo avesse chiesto
E alla croce rossa, con cui abbiamo condiviso le nostre storie
E a chi ci ha ospitato, dandoci a disposizione ciò che aveva e dandoci la possibilità di stare così tanto bene
Se ogni giorno vissuto in una città così grande fosse sempre così sarebbe davvero bello, purtroppo lo so che in realtà non è possibile una cosa del genere. Ha ragione Tucholsky nella sua poesia, lo so bene. Ma questo non può che farmi ancora più piacere, perché ho colto la rarità di così tanti momenti
Io non lo so quante volte ho girato di notte perdendomiiiii peròoooo
Da sdraiati a terra abbiamo cantato fino a perdere la voce, con una chitarra chissà di chi; canzoni che da bambina cantavo sempre e pensavo di aver scordato, ma come sono partite le prime note, tutti i testi sono riemersi alla mente
ho sorriso sul pavimento di nuovo
Gli abbiamo fatto ascoltare anche tanta buona musica, cresceranno bene