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02/06/2024 alle 16:54

1925: V Gran Premio d'Italia

1925: V Gran Premio d'Italia

- Data: 06/09/1925 ☀️

- Circuito: Monza

- Percorso: 10 chilometri

- Distanza: 80 giri, 800 chilometri

- Pole position: /

- Giro Veloce: 🇺🇸 Peter Kreis (Duesenberg) in 3'36"70

- Vincitore: 🇮🇹 Gastone Brilli-Peri (Alfa Romeo)

- Vettura: 🇮🇹 Alfa Romeo P2

Nel 1925 nasce il Campionato mondiale costruttori, organizzato dall'AIACR, antenato dell'odierno Campionato mondiale costruttori di Formula 1, introdotto nel 1950. Questo campionato funzionava con un sistema a punti molto curioso: 1 punto al vincitore, 2 punti al secondo, 3 punti al terzo classificato; gli altri classificati ricevevano 4 punti, 5 punti ai ritirati e 6 punti ai non partecipanti. La classifica funzionava quindi a ribasso, con il titolo assegnato al costruttore con meno punti.

Nel primo anno l'Alfa Romeo fu la favorita alla vittoria, ma la casa milanese perse il suo pilota di punta. Antonio Ascari morì il 26 luglio 1925 in un incidente al Gran Premio di Francia. La scomparsa del vincitore del GP d'Italia 1924 lasciò un vuoto incolmabile nel cuore dei tifosi, ma la casa del Biscione dovette immediatamente voltare pagina, cercando un nuovo pilota per concludere la stagione.

La scelta ricadde su un giovane conte fiorentino, poliedrico e appassionato di sport: Gastone Brilli-Pieri, che aveva già vinto nel 1925 la Coppa della Perugina e prese parte anche al Gran Premio di Spa, in Belgio, ma senza grande successo.

Il V Gran Premio d'Italia nel calendario del campionato costruttori rientrava come gara finale e decisiva per l'assegnazione del titolo. Alla vigilia del Gran Premio, Monza era invasa da una folla di appassionati e semplici curiosi e gli hotel di Monza e Milano erano tutti esauriti. Al gran premio avrebbero assistito il principe ereditario Umberto e la principessa Jolanda. Perfino Gabriele D'Annunzio aveva annunciato la sua presenza con un telegramma agli organizzatori: «Mi metto al servizio della Dea Rapidità e sono certo della vittoria».

Nonostante l'ottimismo di D'Annunzio le previsioni erano tutt'altro che favorevoli per gli italiani. Americani e francesi schieravano i loro migliori piloti e i tempi segnati da Kreys in prova non promettevano niente di buono. Come ricorda anche Brilli Peri: «Sentivo quel giorno, per la grande battaglia Italo-Americana che dovemmo affrontare senza Antonio Ascari, grande capitano scomparso, sentivo la mia volontà di vittoria divenuta incrollabile. I bookmakers mi pagavano sino a venti. Ma io avevo fede cieca nella imbattibilità dell'Alfa-Romeo, nella mia forza fisica e morale. Pensavo ad Ascari, a Sivocci, a tutti i nostri morti; e sentivo che essi mi comandavano di vincere. Che importava osare, cedere ancora una volta, rischiare la pelle! Si trattava di assicurare all'Italia il campionato del mondo ed io la pelle l'avevo arrischiata tante volte per molto meno».

Delle sedici vetture iscritte, quindici presero parte alla gara. Il 6 settembre 1925, sulla griglia di partenza del V Gran Premio d'Italia, Brilli Peri è in terza fila con Santolesi su Chiribiri e Kreys su Duesenberg dietro alle altre Alfa Romeo di Campari e De Paoli. Dopo il via, Campari rimane al comando per tutto il primo giro e poi Kreys con la sua Duesenberg prende la testa che mantiene fino al terzo giro poi alla curva di Lesmo ribalta e, anche se ne esce illeso, la corsa per lui è finita. Le tre Alfa di Brilli Peri, Campari e DePaolo prendono il comando seguite a breve distanza da Milton su Duesenberg che ha in scia Materassi che però, di lì a poco, esce per un guasto meccanico. Al 32º giro Brilli Peri si ferma per fare rifornimento e cambia le due ruote posteriori. Poi è Campari a fermarsi ai box per il rifornimento. Al 35º giro, ripassano ai box contemporaneamente tutte e tre le Alfa Romeo e Milton passa al comando. Ma per poco. Brilli Peri con una progressiva accelerazione dalla terza posizione lo supera e va in testa. Dopo 80 giri di pista per 800 km, Brilli Peri sfreccia sul rettilineo d'arrivo e passa per primo sotto la bandiera a scacchi con un tempo di 5 ore, 14 minuti e 33 secondi. E grazie a questa vittoria l'Alfa Romeo diventa campione del mondo.

🇮🇹 Alfa Romeo P2<br /> -Progettista: Vittorio Jano<br /> -Telaio: Longheroni e traverse in lamiera stampata con sezione a "C"<br /> -Motore: Otto cilindri in linea Alfa Romeo da 2 L<br /> -Potenza: 155 CV a 5.500 rpm<br /> -Trasmissione: manuale a 4 marce<br /> -Lunghezza: 3.950 mm<br /> -Larghezza: 1.560 mm<br /> -Passo: 2.623 mm<br /> -Peso: 750 kg<br /> -Gomme: Pirelli<br /> -Risultato: 5 h 14'33"

+3 punti

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