@Pali
Opere faraoniche che non finiranno mai, soldi pubblici regalati a proprietari di seconde case, e poi non ci sono soldi per tutelare chi resta indietro
Ciò che è accaduto ieri a Scampia non è un caso isolato. Oggi l'Italia è un grande puzzle che vede pezzi staccarsi, e quando si cerca di rimettere insieme questi pezzi, si forzano dentro anche se gli incastri non combaciano. Ne esce un mostro disordinato e caotico chiamato città. Un edificio non è qualcosa di statico, ma vive assieme alle persone che lo abitano. Ha bisogno di manutenzione costante e richiede attenzione. È questa la priorità, non c'è né sono altre, rimettere in sicurezza il paese, partendo dalle periferie e da tutto ciò che abbiamo già. Oltre alle questioni tecniche, c'è la questione sociale, di un edilizia popolare da troppi anni lasciata in completo stato di abbandono, di quartieri privati della propria anima: negozi, centri culturali e servizi essenziali chiusi, ragazzi che abbandonano la scuola e spesso finiscono nelle grandi mani della criminalità organizzata che specula cavalcando il disagio di centinaia di famiglie. Tutto questo va risolto, perché altrimenti è inutile fare finta di avere a cuore il sud Italia, di aver a cuore il suo progresso, che dubito si rispecchi in un ponte che potrà anche servire, ma non è una priorità.
l'Italia cade a pezzi e a farne le spese sono sempre gli ultimi.