@Pali
1996: Pioneer 67º Gran Premio d'Italia - Il Kaiser conquista Monza
- Data: 08/09/1996 ☀️
- Circuito: Monza
- Percorso: 5,800 chilometri
- Distanza: 53 giri, 307,400 chilometri
- Pole position: 🇬🇧 Damon Hill (Williams)
- Giro Veloce: 🇩🇪 Michael Schumacher (Ferrari) in 1'26"110
- Vincitore: 🇩🇪 Michael Schumacher (Ferrari)
- Vettura: 🇮🇹 Ferrari F310
Prima variante Goodyear, curvone Biassono, variante della Roggia, Lesmo 1 e Lesmo 2… e giù per il Serraglio verso la Ascari, un sinistra-destra che porta, infine, alla mitica parabolica che poi punta verso il rettilineo finale. Il terzultimo round del Mondiale di Formula 1 1996 prese vita sullo storico “Tempio della Velocità“, quell’Autodromo di Monza tanto caro agli appassionati della Ferrari e al suo pilota di punta: Michael Schumacher.
Il tedesco, tuttavia, non brillò in qualifica, centrando solamente il terzo tempo dietro le imprendibili Williams-Renault di Damon Hill e Jacques Villeneuve. Al via, però, le FW18 non riuscirono a scattare al meglio: il canadese affiancò il britannico sul rettilineo, il quale strinse il compagno di squadra verso l’esterno costringendolo a passare sull’erba.
In questa situazione ne approfittò Jean Alesi, passato quasi subito alla seconda di Lesmo da Hill. Nel corso del secondo giro, invece, Villeneuve colpì le gomme poste a protezione della variante della Roggia: una sospensione della sua Williams cedette ma non gli impedì di continuare la corsa, cosa che successe alla McLaren di Coulthard, colpita da un pneumatico che ne piegò lo sterzo e lo costrinse al ritiro.
La stessa cosa accadde anche al francese della Benetton: Alesi ne uscì senza danni, che capitarono invece sulla seconda McLaren di Mika Hakkinen, costretto successivamente a ritornare per cambiare il musetto della sua monoposto. La sfortuna non si fermò e colpì anche Hill, che centrò le barriere di gomme della prima variante finendo in testacoda.
A questo punto Alesi tornò in testa ma venne ben presto tallonato dal pilota tedesco della Ferrari: al 30esimo giro il francese rientrò per il suo pit-stop, l’occasione perfetta per il tedesco della Ferrari di sferrare l’attacco decisivo per agguantare la testa della corsa.
Schumacher riuscì nel suo intento e mantenne il comando fino alla bandiera a scacchi, precedendo Alesi e Hakkinen, autore di una splendida rimonta dalle retrovie.
Un’impresa che non riuscì a Villeneuve, rimasto in pista nonostante i danni alla sua Williams che chiuse solamente al settimo posto: un risultato insufficiente per impensierire il compagno di squadra Damon Hill, saldamente in testa al mondiale con 81 punti.
"Non ho mai visto tanta emozione nei tifosi. E’ una vera follia collettiva ed è possibile soltanto in Italia. E’ fantastico, sul podio avevo la pelle d’oca: i tifosi hanno atteso tanto tempo per questo risultato e se lo meritano tutto!" Michael Schumacher
🇮🇹 Ferrari F310 - Progettista: John Barnard; Telaio: Materiali compositi, a nido d'ape con fibre di carbonio; Motore: Ferrari Tipo 046 V10 75°, 2998 cm³; Potenza: 715 CV; Trasmissione: Ferrari, trasversale a 6 marce e retromarcia (comando semiautomatico sequenziale a controllo elettronico); trazione: posteriore; Lunghezza: 4.355 mm; Larghezza: 1.995 mm; Passo: 2.900 mm; Peso: 600 kg; Gomme: Goodyear; Carburante: Shell; Risultato: 01 h 17'43".632