@Pali

La società, un tempo leader nel settore della cosmetica, si è ritrovata schiacciata da numerose cause giudiziarie legate all'utilizzo di talco contaminato dall'amianto.

Quindi da una parte del mondo falliscono le aziende che commerciano prodotti non sicuri, dall'altra parte del mondo le aziende fanno fortuna e spopolano commerciando prodotti non sicuri. In mezzo ci troviamo noi europee, che, nonostante siamo ormai consapevoli che gran parte di ciò che acquistiamo da Shein e compagnia cantante non è a norma, lo accettiamo perché costa poco...

La salute è un diritto, cosi come è un diritto che la consumatrice sia tutelata al 100%. Eppure la società di oggi preferisce la quantità alla qualità.

Nulla si crea, nulla si distrugge.

Ogni volta che facciamo una lavatrice, milioni di fibre inquinanti entrano nel flusso delle acque reflue, che generalmente vanno a un impianto di trattamento. Se questo è di nuova generazione, può rimuovere fino al 99% delle microfibre dall'acqua. Tutto a posto, quindi? Non proprio. Da un lato, infatti, le piccolissime fibre rimosse durante la procedura finiscono nei fanghi di depurazione, miscele che, dopo un'apposita lavorazione, vengono utilizzate come fertilizzante. Così le microfibre vengono assorbite dal terreno e successivamente dalle colture.

In pratica ci mangiamo un maglione senza saperlo... "ma a te cosa te ne frega di quello che compro io?" una volta mi disse una ragazza a cui dissi questa cosa. La risposta è semplice... visto che non vivi isolata dal mondo, (scusate il termine) la tua merda e anche la mia...